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domenica 15 gennaio 2012

BACIAMI, STUPIDO - I piedi capolavoro di Kim Novak

Baciami, stupido di Billy Wilder è un assoluto capolavoro. Lo è come commedia cinematografica (forse seconda solo a A qualcuno piace caldo), e ancora di più come manifestazione artistica del feticismo del piede e della scarpa.
Dobbiamo probabilmente ringraziare la censura di quei primi anni sessanta, per tanta raffinata eleganza.  

Kim Novak per la quale non abbiamo parole... ha  piedi che sono I Piedi, per la loro bellezza morbida e archetipicamente femminile e per il modo con cui sa muoverli.

Il fatto che questa commedia debba brillantemente giocarsi tra trasgressione e "repressione", facilita l'espressione di un elegante e morboso feticismo: i due uomini che si muovono attorno a Polly (Kim Novak) sono sedotti dai suoi piedini,  piedini solo sfiorati in una scena da Dino (Dean  Martin)... lo scambio sessuale allora slitta sulle fantastiche scarpe di lei,  in cui si versa vino e da cui si beve ammaliati.   
Una scarpina  piena di vino rosso, a dispetto dell'uso fattone da Polly fino a pochi minuti prima: indossata per tutto il caldo giorno da un piede nudo...

Alcuni anni prima, nel 1958, Kim Novak era stata oggetto di tutt'altro, più serioso e psicanalitico feticismo: ricordiamo la sua eccezionale interpretazione di Madeleine Elster-Judy Barton in La donna che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock, lì erano i capelli, i vestiti, tutta la sua figura a ossessionare il protagonista, in un minaccioso senso di colpa e di morte. Temi decisamente lontani da quel mattacchione di Billy Wilder.


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